Meditazione? no grazie ... io scappo ...
Nelle varie circostanze in cui proponevo di praticare la meditazione
collettiva o il canto dei Bhajians accadeva sempre che qualcuno,
nonostante si vantasse di aver praticato questo o quel percorso
spirituale e di meditazione, scappava via adducendo le più stupide
motivazioni: vado perchè devo cucinare ... oggi ho un gran mal di
testa ... mi sento irrequieto/a ... oggi non posso, domani si ... no
grazie io preferisco una vita attiva ... sono ancora giovane e
voglio godermi la vita ... ecc.
Il più delle volte ridacchiavo a queste affermazioni che da sole
davano già l'idea, altre volte riflettevo e mi ponevo delle domande:
ma perchè la gente ha paura di meditare? cosa induce un essere umano
a sciegliere di vivere proiettato nel caos e nello stress,
nell'apparenza irreale di questo mondo inesistente e rifuatare
un'alternativa pratica come può essere quella della meditazione che
oltretutto è ritenuta la più valida, per eccellenza, ed è l'unica
supportata da millenni di testimonianze e di riscontri?
In alcuni casi si palesavano, addirittura, paure di essere invasi da
qualche spirito immondo che approfittava di quel momento di
abbandono per impossessarsi del nostro corpo se non addirittura
della nostra anima.
Anche in alcune chat ho potuto osservare eminenti "professori" che
saliti sulla cattedra a sciolinare il loro sapere, il loro vissuto
di grandi cultori della spiritualità, con tanto di riferimenti a
saggi, profeti, religiosi e filosofi o di esponenti di "nuove"
(nuove si fa per dire) dottrine che, in apparenza, avrebbero risolto
tutti i problemi dell'umanità, facendosi pagare per ogni conferenza
cifre paraboliche ... 30/40 mila euro per un'ora, un'ora e mezzo di
"chiacchere" ... o altri ancora che vendono meditazioni e souvenir
spirituali con migliaia di adepti da tutto il mondo .. e ancora
altri che comprano un ipotetico posto in paradiso magari, pagando un
po di più, con poltrona in prima fila e vista sulla terra.
Tutti pronti a vedere l'ultimo video su Youtube, l'ultimo film dato
nei cinema, questo o quest'altro libro o rivista che dir si voglia e
l'elenco sarebbe veramente lungo e faticoso nel descrivere tutti
questi mezzi a cui tanta gente si affida come fonte di verità
assoluta.
E lì nella sua semplicità, assolutamente free (gratis), senza
neppure fare lo sforzo di applicarsi a capire, senza bisogno di
avere nessun titolo di studio, nessuna conoscenza, solo a trovarsi
una posizione comoda, chiudere gli occhi e recitare un suono, un
mantra (che non ha neppure un significato logico) ... la meditazione
! ... li fa scappare ... li impaurisce ... li turba ...
Certo mi si potrebbe rispondere che è un problema di karma, di non
essere ancora pronti, di avere il diritto di scegliersi un altro
mezzo, o semplicemente che non si è attratti o che non si è
predisposti.
Giusto .. tutte ottime spiegazioni per giustificare queste scelte
... non discuto.
Ma la considerazione che faccio è la seguente: la vera realizzazione
spirituale in che cosa consiste?
Paradiso .. Nirvana ... samadhi ... cosa sono?
Chi o che cosa raggiungerà questi obiettivi ?
Saremo ciò che siamo ... cioè questi corpi .. queste menti ...
queste personalità ... questi ego o questi Io a raggiungre questi
traguardi?
Sarà Giovanni, Francesca, Salvatore, il Dottore, l'avvocato, il
politico, l'industriale, il prete, il papa, l'arcivescovo, lo
scienziato, il guru, il filosofo ecc ecc a raggiungere la
liberazione (da che cosa?) il paradiso... il nirvana o samadhi???
Ebbene no ... nessuno di questi raggiungerà nulla ..nessuna di
queste menti potrà mai raggiungere nulla e semplicemente perchè non
c'è nulla da raggiungere ... nulla da realizzare ... nulla da cui
liberarsi ... nulla di nulla ... c'è solo la consapevolezza di ciò
che realmente siamo ... e cosa siamo lo possiamo sapere solo quando
abbiamo trasceso la mente e tutti quelli aspetti da essa creati e
resi reali nella loro irrealtà.
E' quindi la mente che scappa ... è la mente, che come il buio
quando appare la luce, svanisce, è la mente solo la mente che pone
domande e risposte, che giudica, che definisce giusto e sbagliato è
la mente che ti dice scappa ... non meditare ... e la mente che non
vuole lasciare il posto al reale sapendo che ciò che non è reale
sparirebbe come il buio all'arrivo della luce.
E allora viene spontanea la domanda: e cosa si deve fare per
trascendere la mente ... e tutto questo?
Semplice ... MEDITARE!
Jai Guru dev
Narayana (concetto cammisa)
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