Ogni volta che vivo un'esperienza, bella o
brutta che sia, cerco di comprendere, di consapevolizzare cosa
"realmente" l'Universo vuole comunicarmi. Non è stato facile ma oggi
posso sinceramente dire di aver assimilato, compreso e fatto mio il
concetto della necessità di discernimento che occorre anteporre in
ogni cosa che ci accade.
Non è per niente facile vedere con gli occhi della imparzialità,
riuscire a discernere ciò che è vero da ciò che è falso. Mi
chiedevo, quindi, perchè ho voluto fare questa esperienza e farla
per l'ennesima volta? Perchè ho voluto rispondere ad un tizio che in
un una sua nota asseriva cose e fatti con arroganza e un ego più
forte di un bisonte? Affermava di essere nella luce in maniera
costante e perpetua. Era chiaro che aveva letto molti libri e aveva
fatto il percorso di innumerevoli altre persone ... audio, video,
libri, giornali, corsi, convegni, ecc. ecc. Ma lui lo ostentava come
verità assoluta.
Lui affermava la sua verità come l'unica e indiscutibile. Si
proclamava uno che aveva un canale preferenziato con il cielo.
Parlava, avendo fatto sua una teoria, di persone senza anima, rubata
dagli alieni, di minacce e pericoli senza possibilità di scampo,
sembrava avesse una grande rabbia verso l'umanità e si palesava, con
parole metafisiche, ad essere superiore, a conoscitore di grandi
verità, a colui che aveva raggiunto la Luce. Nella seconda parte
della sua nota cominciava ad inveire contro i guru ... i maestri
spirituali ... e con un accanimento feroce contro uno in particolare
... Sai Baba. Non fa separazioni nè distinzioni: i Maestri sono
tutti ladri, truffatori, e tanti altri appellativi che non mi sento
di ripetere. Su Sai Baba si è lasciato andare di più ... diceva che
lui CONOSCE PERSONE che hanno certezze assolute sulla pedofilia che
sembra caratterizzare la vita di sai Baba, che Ospedali, Scuole,
Villaggi, Acquedotti, ecc. sono stati costruiti da Sai Baba per
poter sfruttare l'ingenuità delle persone, li ha paragonati alle
strutture religiose. Quello che appariva di più nella sua nota era
il fatto che scriveva tutto in maiuscolo, era evidente il suo
intento di imporsi, di gratificarsi da queste note che scrive
ripetutamente, di avere affermazioni di riscontro. Non nascondo che
ha stuzzicato la mia curiosità. Ho letto e riletto le sue note e in
tutte ricorrevano la scrittura maiuscola e il racconto delle cose
date per scontate ... non proposte ma imposte.
Ho provato ad interaggire con lui ma il risultao è stato quello che
alla fine si è fatto una risata di me ... almeno così ha scritto.
Quando ho capito che di spirituale in quella diatriba non c'era
nulla ho preferito chiudere il discorso e porre fine a questa
esperienza.
Lì comincia il mio discernimento in questa storia: qual'è il
messaggio dell'universo? cosa devo imparare?
le analisi da fare sono due: quella mentale e quella spirituale.
Quella mentale è il falso ... giudizi, pareri, distinzioni,
separazioni, o sentimenti ancora più grossolani appartengono alla
mente, sono quindi irreali e non veri, pura illusione di una mente
che fonda la sua esistenza e la sua realtà su se stessa. Poco
varrebbe fare il suo gioco, cadere nell'inganno del dualismo, fare
in modo contrario la stessa cosa che tanto mi aveva colpito:
emettere giudizi, fare confronti, gridare (scrivendo maiscolo) la
propria collera mascherandola di falsa dolcezza. A cosa potrebbe
servire ripetere l'ennesimo inganno della mente? Scatenare bassi
istinti quali la collera, la rabbia, il risentimento, se non
addirittura l'odio.
L'esperienza mi spinge, quindi, ad imparare ad essere sempre più
riflessivo, staccato e naturale, osservare e testimoniare quell'evento
per quello che relamente è: un falso! Perchè mai dovrei lasciarmi
condizionare da un falso ... il vero insegnamento è innanzi tutto
che, quello che sta accadendo è
sempre una conseguenza di un qualcosa che già è stato e che tende a
ripetersi affinchè venga ompreso e trasceso. Benedetta quindi sia
questa esperienza perchè tende a risolvere un qualcosa che ancora in
me è irrisolto. Poco importa l'evento in se stesso quanto
l'insegnamento che nasconde ... il messaggio che viene inviato dal
nostro subconscio ... dalla necessità di liberarci da tutto ciò che
abbiamo accumulato e che è diventata zavorra pesantissima che non ci
permette più di volare.
Dal punto di vista spirituale sarebbe assurdo pensare a lui e a me
... questo è il modo d'essere della mente. Lui e me siamo in realtà
la stessa cosa ... lo stesso visto da angolazioni diverse che
sembrano far pensare a due esseri differenti ma cio che differisce è
solo l'angolazione della visione. Io e lui siamo la stessa eternità
e facciamo parte dello stesso sogno, della stessa anima e dello
stesso gioco. Qualsiasi cosa pensi di lui in realtà è di me che sto
pensando ... qualsiasi difetto io veda in lui ... in realtà sono i
miei difetti che vedo ... la limitatezza che vedo in lui è la mia.
Usando quindi il discernimento non posso che riconoscermi in lui e
benedirlo. Benedirlo e ringraziarlo per avermi aiutato, attraverso
quella visione, di vedere tratti di me che devono ancora migliorare
... presunzione, arroganza, esaltazione egoica sono lo specchio di
una realtà che devo cercare im me e quando sarò riuscito in questo
intento vedrò solo cose positive negli altri ... vedrò solo amore
... perchè vedrò con gli occhi dell'anima e non con quelli della
mente.
Condivido con voi tutto questo con grande umiltà. Pace e Luce a
tutti.
Narayana - Concetto Cammisa